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Legge di Bilancio 2019, “Saldo e stralcio” dei debiti

lentepubblica.it • 3 Gennaio 2019

legge-bilancio-2019-saldo-e-stralcioNella nuova Legge di Bilancio 2019 anche saldo e stralcio delle cartelle esattoriali. Come funziona, a chi spetta e quanto si pagherà.


La legge di Bilancio 2019, Legge n. 145/2018, apre la possibilità di una rottamazione “saldo e stralcio” delle cartelle di pagamento di cui sono destinatari solo i contribuenti che versano in oggettiva difficoltà economica.

 

Per aderire al Saldo e stralcio dei debiti bisogna essere persone fisiche che versano in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica e in questi casi:

 

  • quando il valore ISEE riferito al proprio nucleo familiare non supera 20 mila euro;
  • alla data di presentazione della dichiarazione di adesione, risulta già presentata la procedura di liquidazione.

 

Nel “Saldo e stralcio” possono rientrare anche i debiti relativi a carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 derivanti da:

 

  • omessi versamenti dovuti in autoliquidazione in base alle dichiarazioni annuali;
  • contributi previdenziali spettanti alle casse professionali o alle gestioni previdenziali dei lavoratori autonomi Inps.

 

Le percentuali del pagamento

 

Il provvedimento prevede percentuali ridotte per il pagamento delle somme dovute secondo l’Indicatore della situazione economica (ISEE) del nucleo familiare, tre aliquote diverse in base a tre scaglioni di reddito fino a 20.000 euro:

 

  • 16% delle somme dovute, a titolo di capitale e interessi di ritardata iscrizione, con ISEE fino a 8.500 euro;
  • 20% delle somme dovute, a titolo di capitale e interesse di ritardata iscrizione, con ISEE da 8.500,01 a 12.500 euro;
  • 35% delle somme dovute, a titolo di capitale e interesse di ritardata iscrizione, con ISEE da 12.500,01 a 20.000 euro.

 

I debiti esclusi dallo stralcio sono quelli considerati illegittimi dalla Ue, come quelli derivanti dal recupero degli aiuti di Stato o derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti, e quelli collegati all’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione.

 

Per chi ha saldato prima del 24 ottobre 2018 le somme debitorie resteranno definitivamente acquisite, mentre gli importi versati dopo il 24 ottobre potranno essere eventualmente inclusi nella definizione agevolata prima del versamento o considerati come debiti scaduti o in scadenza.

 

Cosa deve fare il contribuente

 

È compito del contribuente informarsi se la sua posizione debitoria è stata annullata. Per fare ciò è possibile recarsi direttamente negli uffici di Agenzia entrate – Riscossione ma anche da casa collegandosi al portale della ex Equitalia.

 

Per sapere se la propria cartella è stata stralciata vi sono quattro vie d’accesso telematiche:

 

  • la prima chiave di accesso che offre il sistema è lo Spid (Sistema pubblico di identità digitale);
  • la seconda sono le credenziali rilasciate dall’agenzia delle Entrate(Codice fiscale, password e Pin) per accedere al cassetto fiscale o alla dichiarazione precompilata;
  • in assenza delle due precedenti chiavi si può utilizzare il Pinrilasciato dall’Inps;
  • o infine la Carta nazionale dei servizi, la cosiddetta Smartcard.

 

 

Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it
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