La legge di Bilancio 2019, Legge n. 145/2018, apre la possibilità di una rottamazione “saldo e stralcio” delle cartelle di pagamento di cui sono destinatari solo i contribuenti che versano in oggettiva difficoltà economica.
Per aderire al Saldo e stralcio dei debiti bisogna essere persone fisiche che versano in una grave e comprovata situazione di difficoltà economica e in questi casi:
Nel “Saldo e stralcio” possono rientrare anche i debiti relativi a carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 derivanti da:
Il provvedimento prevede percentuali ridotte per il pagamento delle somme dovute secondo l’Indicatore della situazione economica (ISEE) del nucleo familiare, tre aliquote diverse in base a tre scaglioni di reddito fino a 20.000 euro:
I debiti esclusi dallo stralcio sono quelli considerati illegittimi dalla Ue, come quelli derivanti dal recupero degli aiuti di Stato o derivanti da condanne pronunciate dalla Corte dei conti, e quelli collegati all’imposta sul valore aggiunto riscossa all’importazione.
Per chi ha saldato prima del 24 ottobre 2018 le somme debitorie resteranno definitivamente acquisite, mentre gli importi versati dopo il 24 ottobre potranno essere eventualmente inclusi nella definizione agevolata prima del versamento o considerati come debiti scaduti o in scadenza.
È compito del contribuente informarsi se la sua posizione debitoria è stata annullata. Per fare ciò è possibile recarsi direttamente negli uffici di Agenzia entrate – Riscossione ma anche da casa collegandosi al portale della ex Equitalia.
Per sapere se la propria cartella è stata stralciata vi sono quattro vie d’accesso telematiche:
Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it